Bresciaoggi – Centrale di speranza: l’impresa è possibile
Parola d’ordine: ricaricare le batterie. Quelle fisiche e soprattutto quelle mentali. Perché adesso viene la parte più difficile, considerando che la Centrale del Latte si gioca tra venerdì e domenica tutta la sua stagione. Si riparte dall’ l-l, contesa domani sera alle 20.30 (con diretta su BresciaTv all’interno di Diretta Stadio): dal Pala Ruffini passano le speranze di continuare la serie e soprattutto di non chiuderla a favore dei torinesi, in virtù di quanto emerso nelle prime due partite della semifinale. Giocare gara 3 e gara 4 lontano da casa non agevolerà una squadra che quando viaggia non vince dal 28 gennaio: Brescia però dovrà preoccuparsi di se stessa, senza rimuginare sul passato; l’atteggiamento molle dei primi 20′ di domenica e di martedì non dovrà ripetersi in terra piemontese, e questo i ragazzi di coach Andrea Diana devono tatuarselo in testa. Non sarà ammesso il nervosismo, non saranno ammesse le imprecisioni viste in tutta la gara2, in cui Brescia con un po’ di più di cura poteva riaprire la sfida nel finale e non solo per quella tripla di Loschi sputata dal ferro che Giachetti dall’altra parte del parquet ha convertito in un 2+1. La Leonessa ha gettato alle ortiche un’occasione d’oro perché quando i tuoi avversari sembrano dei mostri, ma alla fine chiudono con un 20/31 ai liberi, perdono più palloni di te e si complicano la vita in tutte le maniere, puoi giustamente mangiarti le mani. Ma al tempo stesso essere sicuro che la serie non è ancora finita. Brescia ha le carte in regola per riportare Torino a farsi un giretto nella sauna del San Filippo mercoledì 27 maggio. E non solo ripensando a cosa Brescia era riuscita a fare 2 stagioni fa contro Trento, dopo l’iniziale 1-1 (doppia vittoria esterna e qualificazione alla finale ottenuta in Trentino). L’attestato di stima che deve emergere nella testa della Leonessa dei canestri viene dall’avversario più temuto, Stefano Mancinelli. «Questi non mollano mai, sono incredibili»: l’ex capitano della Nazionale non si aspettava una Centrale del Latte mai doma, neppure dopo il -24 (25-49) all’intervallo di 2 sere fa. E a maggior ragione capitan Loschi e compagni possono provare a rimettere le cose al loro posto giocando con decisione domani sera: 2 chance, e non vogliono dire poco, contro chi sulla carta è più forte (a livello fisico), ma non ha dimostrato una superiorità schiacciante. Qualcuno adesso invocherà il fatto che Brescia è squadra perimetrale e basta una serata disgraziata al tiro per farla perdere: affermazione giusta a… metà. Squadra di tiratori, ma che quando gioca con decisione crea gli spazi e i ritmi giusti per le triple: di esempi ce ne sono in questa stagione incredibile. E Brescia cercherà di nuovo di mettere il proprio marchio sulle partite che valgono una stagione.»
Alberto Banzola