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Giornale di Brescia – Centrale riflette sul dopo Bartocci: «Ci ha spiazzati»

E dopo le parole al miele, o che ci si è sforzati di usare nella conferenza stampa d’addio, si scopre che qualche maceria c’è e bisogna spazzarla via, per ricostruire. In fretta perché il tempo passa e non aspetta. Alla Centrale del latte Basket Brescia Leonessa il dopo Bartocci è un insieme di pensieri, preoccupazioni, appuntamenti, si anche angosce che la proprietà deve gestire in un momento in cui pensava di poter lasciare, come un anno fa, tutto in mano all’uomo forte, all’organizzatore, al fa-cilitatore. «Spiazzati». Dal quartier generale di via Bazoli filtrano commenti meno morbidi rispetto a quelli di mercoledì scorso quando ci si è salutati ufficialmente con l’ex giemme. Pare che la vicenda Ferentino stesse bollendo in pentola da un po’ di tempo e il duo Bonetti-Bragaglio si è sentito tradito da un personaggio al quale erano state date le chiavi di casa. «Adesso che quest’uomo è uscito di casa e ha lasciato le chiavi appese in salotto bisogna decidere il da farsi. Non è facile, non è per niente facile». Tante situazioni sono aperte, vanno definite, pianificate. Compreso il settore giovanile. In parecchi (genitori soprattutto) stanno chiamando in sede per sapere cosa ne sarà del dopo Bartocci, ma per almeno un paio di settimane tutto resterà bloccato. La società ha bisogno prima di tutto di dotarsi di un general manager. In lizza. I nomi sono sempre quelli di Menghetti, Arrigoni, Mazzotti, Pastori, Atripaldi e Niccolai ai quali nelle ultime ore si è aggiunto quello di Cecco Vescovi, ex Varese. La Leonessa dei canestri in questo momento ha bisogno di un personaggio forte, uno che sappia farsi intendere anche in Federazione e Lega. Uno che possa dedicarsi a tempo pieno a tutto quanto ruota attorno alla prima squadra: istituzioni, sponsor, comunicazione. Abbiati. Chi aspetta solo una chiamata per rispondere «presente» è Marco Abbiati, che da direttore sportivo (in realtà uomo che vive a stretto contatto con la squadra) potrebbe anche ritrovarsi promosso general manager. Ieri ha parlato di questa eventualità a «Basket Time», su Teletutto. «Sono un uomo della società – ha dichiarato – e ho sempre detto che se c’è bisogno di me io sono qui, pronto a dare il mio contributo. Con il mio lavoro di assicuratore posso continuare a gestirmi, dal martedì ogni settimana sono a Brescia e quindi se ci fosse bisogno di aumentare l’impegno non sarebbe un problema». «Rimangono». Intanto Abbiati si sente di scommettere sulla permanenza di Cittadini e Fernandez, i due sotto contratto, ma anche con più richieste. «Entrambi stanno bene a Brescia, anche le loro famiglie quindi mi sento di dire che ad agosto saranno ancora con noi il giorno del raduno. Juan diventerà padre a breve e ha deciso di far nascere il bambino nella nostra città, non credo che abbia vo- glia di spostarsi con tutto quello che ne consegue». Pesaro però è sempre in agguato. Così come Fortitudo Bologna e Ferentino vogliono il «Citta».

Cristiano Tognoli

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In un’intervista andata in onda ieri sera nella trasmissione di Teletutto «Basket Time» il sindaco di Brescia Emilio Del Bono ha fatto il punto della situazione sull’Eib, a quattro giorni dal vialibera del Consiglio Comunale sulla realizzazione del nuovo palasport, di fatto una potente ristrutturazione di quello vecchio. «Oltre al Comune, che ha tutto l’interesse affinché i lavori partano il prima possibile – ha detto Del Bono – ci sono altri tre soggetti interessati per un comparto che deve firmare la convenzione dalla quale poi ci sarà un anno e mezzo per la realizzazione dell’opera. Abbiamo un anno di tempo per firmare questa convenzione, ma l’obiettivo è ovviamente quello di non far passare tutto questo tempo. Il mio sogno è che si possa firmare la convenzione già en- I» tro la fine di agosto in modo tale che al massimo per la primavera del 2017 ci possa essere la consegna dell’impianto». La parola d’ordine è quindi fare il possibile per accorciare i tempi. «Nella peggiore delle ipotesi FEib verrà concluso alla fine del mio mandato (maggio o giugno 2018, dipende quando verranno fissate le elezioni, ndr), ma confido che possa avvenire anche prima». DelBono ha ribadito da dove arriveranno i soldi: «Si tratta di 7 milioni derivanti da una somma di risorse di scomputo oneri urbanizzazione dafare per conto del Comune, che appunto verranno convertiti nel palasport, più 700mila euro che metterà direttamente il Comune». Il sindaco ha ammesso che una volta naufragato il progetto Nibiru anche l’Eib ha rischiato di saltare, «ma tutti i soggetti interessati hanno convenuto che la realizzazione del palasport dia valore a tutta l’area».

c.t.

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