16 Dic 2021

L’AVVERSARIA | Vanoli Cremona

Stessa filosofia, stessa voglia di lottare fino alla fine per garantirsi la permanenza nel massimo campionato italiano, al quale partecipa per la 12/ma stagione consecutiva. La nuova Vanoli Cremona assomiglia molto a quelle delle scorse stagioni, costruita con una filosofia che guarda alla valorizzazione di giovani molto interessanti, sia italiani che stranieri, e con la voglia di combattere ogni domenica sul parquet per raggiungere l’obiettivo della salvezza.

Affidata alle mani di coach Paolo Galbiati per la seconda stagione consecutiva, la Vanoli non può prescindere dal mettere in campo la massima energia possibile, caratteristica fondamentale di un roster profondamente rinnovato rispetto alla scorsa stagione, al termine della quale, sfruttando una classifica particolarmente corta, Cremona aveva sfiorato la qualificazione ai playoff.

Della rosa della scorsa stagione sono rimasti solo due giocatori, Peppe Poeta e David Cournooh, che ricoprono un ruolo fondamentale nelle gerarchie di coach Galbiati, non solo per l’esperienza che possono garantire o per la guida che possono rappresentare per i nuovi arrivati. Se Poeta rappresenta la consueta certezza nel ruolo di playmaker, infatti, Cournooh è il secondo miglior marcatore della squadra, garantendo alla causa 13.5 punti di media a partita, un rendimento che non aveva mai avuto nel corso della sua carriera.

La pattuglia di italiani della Vanoli è stata arricchita dall’arrivo di due giocatori per i quali questa stagione rappresenta una tappa fondamentale della propria crescita. Se Andrea Pecchia è chiamato a confermare quanto di buono aveva mostrato a Cantù nelle due stagioni trascorse in Serie A, Matteo Spagnolo attira su di sé grande curiosità: il giovane talento pugliese, il cui cartellino è di proprietà del Real Madrid, si cimenta con il livello del campionato italiano per la prima volta e in questo primo tratto di stagione ha già dimostrato gran parte delle proprie qualità, che ne fanno uno dei prospetti più interessanti di tutto il basket italiano.

Il raggiungimento degli obiettivi della Vanoli passa comunque dal rendimento dei giocatori stranieri selezionati dal club in sede di mercato. Qualcuna delle scelte compiute dalla dirigenza non sta dando i risultati sperati, anche se i continui infortuni che hanno colpito la squadra cremonese nelle ultime settimane hanno un po’ rimescolato le carte. Qualche settimana fa, ad esempio, Jamuni McNeace sembrava essere vicino al taglio, ma l’infortunio occorso a Malcolm Miller (sarà fermo per almeno un mese) ha spinto la Vanoli a confermare l’ex centro dei Craisheim Merlins.

Soffernandosi sulle note liete, invece, va sottolineato che Jalen Harris è il miglior marcatore della squadra, con 14.4 punti di media a partita. Ottimo anche il rendimento di Tres Trinkle (11.8 punti e 4.4 rimbalzi di media a gara), mentre Ismael Sanogo non è riuscito ancora a trovare quella continuità di rendimento che lo rendano utile a incidere sulle gare in modo incisivo. Grande curiosità, infine, attorno a Malik Dime, appena arrivato alla corte di coach Galbiati: il bottino ottenuto nella prima e unica gara disputata dal centro senegalese è stato di 5 punti e 7 rimbalzi in 29′ di utilizzo, di fronte a un avversario agguerrito e talentuoso come la Virtus Bologna, sicuramente non il banco di prova più semplice da affrontare in un esordio.

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