La Germani cade a Napoli

NAPOLIBASKET 90
GERMANI BRESCIA 85
PARZIALI (27-23;17-21;19-19;27-22)
NAPOLIBASKET: Pangos 22, Green 9, Woldetensae 8, Zubcic 13, Totè 22, Pullen 9, Egbunu 5, De Nicolao 2, Treier, Saccoccia, Dut Biar ne. Allenatore: Giorgio Valli.
GERMANI BRESCIA: Ivanovic 20, Della Valle 16, Rivers 15, Ndour 5, Bilan 13, Burnell 6, Dowe 6, Cournooh 2, Mobio 2, Ferrero, Pollini ne, Tonelli ne. Allenatore: Giuseppe Poeta.
ARBITRI: Sahin, Dori, Nicolini
Nemmeno il tempo di accomodarsi in tribuna che Rivers, a seguito di un’ottima azione corale corale, inaugura l’incontro con un cesto di pregevole fattura. Napoli, però, non ci sta e, trascinata da Pangos e Totè, punisce ogni disattenzione della difesa biancoblu, mettendo la testa avanti. Tuttavia la Germani rimane applicata e, mediante le iniziative individuali di Rivers, Bilan e capitan Della Valle, resta attaccata ai padroni di casa, i quali trovano con continuità la via del canestro, specialmente con un Green chirurgico al tiro. Brescia effettua il sorpasso, ma Woldetensae ed Egbunu, consentono al Napolibasket di chiudere avanti il primo quarto con pieno merito.
L’inizio della seconda frazione di gioco vede una Germani tornare sul parquet con maggiore grinta e determinazione. Gli ospiti, infatti, con Ndour e Ivanovic impattano il risultato in un amen. Brescia pare aver aumentato anche i giri del motore difensivo, ma un paio di sbavature, punite da Pangos, lanciano Napoli sui cinque punti di vantaggio, obbligando coach Giuseppe Poeta a sospendere il tempo. Alla ripresa delle ostilità, però, Totè allunga, mentre Brescia rimane a digiuno. Tocca a Rivers e Della Valle, artefici di otto punti consecutivi, ridare ossigeno e nuova linfa per il controsorpasso biancoblu. I partenopei non cedono il passo e ripristinano l’equilibrio alla pausa lunga.
Il terzo periodo, agli albori, si apre con una fiammata campana. Napoli, infatti, sulla scia di Woldetensae, Green e Zubcic, costruisce, nell’arco di tre minuti, un parziale di 11-2, che costringe coach Giuseppe Poeta a richiedere un timeout, per arginare la fuga casalinga. Al rientro in campo, la musica non cambia e Napoli tocca i dieci punti di vantaggio. La Germani, al netto delle ottime scelte al tiro, non riesce a trovare il fondo del secchiello da oltre l’arco, con Bilan e Della Valle a muovere il tabellino lombardo con punti dalla linea della carità o nel pitturato. Ivanovic, fino ad allora un po’ opaco, scrive a referto dieci punti consecutivi, impattando il risultato e riaprendo la sfida.
L’ultima frazione di gioco, come lecito attendersi, è gioco sul filo del rasoio e sui dettagli, dove ogni possesso ha un peso specifico importanti nelle sorti dell’incontro. Pangos e Zubcic tentano di sferrare il fendente decisivo, proiettando Napoli sui cinque punti di vantaggio. Ecco che la Germani Ha uno scatto d’orgoglio e, sospinta da Rivers ed Ivanovic, rimette il mento davanti. Napoli si affida al talento di Pangos e al cinismo di Totè. I campani, con pazienza e grinta non perdonano niente ai rivali e chiudono i conti a trenta secondi dalla sirena.