La stagione dell’Under 17 Eccellenza: intervista a coach Pietro Rossi

Con la conclusione della stagione 2024/2025, è tempo di bilanci per l’Under 17 Eccellenza. Coach Pietro Rossi ha tracciato un’analisi approfondita del percorso svolto, ripercorrendo i momenti più significativi e mettendo in evidenza l’importanza del lavoro quotidiano, sia sul piano tecnico-tattico che fisico.
1. Fai una valutazione della stagione trascorsa. Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti?
“La stagione è stata sicuramente positiva perché il lavoro che siamo riusciti ad esprimere di settimana in settimana è stato, secondo me, rispetto alle caratteristiche tecniche e alle qualità dei ragazzi, molto buono. Diciamo che, ad inizio anno, non ci eravamo prefissati dei veri e propri obiettivi dal punto di vista dei risultati ma appunto che i ragazzi avessero una grande crescita dal punto di vista individuale della conoscenza del gioco e secondo me è stata raggiunta e anche i risultati, comunque, che abbiamo raggiunto sul campo sono stati in crescendo durante tutto l’anno e quindi la giudichiamo in maniera molto positiva”.
2. In che modo sono stati strutturati gli allenamenti?
“Parto dalla premessa che quest’anno, avendo avuto la fortuna di avere sempre due assistenti con me, abbiamo potuto svolgere un lavoro molto dettagliato con i ragazzi. Molto spesso ci siamo allenati presto e quindi i ragazzi hanno avuto la costanza e la forza mentale di arrivare in palestra direttamente da scuola sfruttando il più possibile le ore che avevamo a disposizione. Il lavoro è stato diviso, per la maggior parte degli allenamenti, in una parte di lavoro individuale che si faceva mentre tutti i ragazzi arrivavano in palestra finita la scuola; una parte di lavoro di squadra e una parte finale di tiro. Ovviamente, finito l’allenamento sul campo, quasi sempre o secondo le esigenze del preparatore fisico c’era la seduta di sala pesi”.
3. Quanto è utile la preparazione fisica per un gruppo di Under 17 Eccellenza?
“Sicuramente è importantissima prima di tutto perché, all’interno del percorso giovanile, l’Under 17 è la prima categoria in cui i ragazzi non giocano solo con i propri pari età, ma anche con dei giocatori di un anno più grande o di un anno più piccoli quindi il lavorare in sala pesi diventa fondamentale per pareggiare o per incrementare il gap con i propri avversari. Abbiamo la fortuna di avere una struttura in cui i ragazzi si possono allenare molto seriamente in sala pesi con dei professionisti veramente validi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti perché i nostri ragazzi hanno messo su massa muscolare, sono diventati più atletici durante l’anno e veramente alcuni di loro sono “sbocciati” fisicamente”.
4. Spiegaci la metodologia di lavoro dal punto di vista tecnico, c’è stata una sorta di continuità di sviluppo tecnico tra l’Under 17 e l’Under 19 Eccellenza?
“Diciamo che il lavoro di continuità c’è sicuramente tra il gruppo Under 17 e Under 19, ma in realtà, rispetto alle indicazioni che ci dà ad inizio anno il nostro responsabile tecnico, Gianpaolo Alberti, la continuità parte dall’Under 12 e arriva fino al gruppo dell’Under 19. Sicuramente con l’Under 17 abbiamo cercato di sviluppare alcune situazioni di gioco simili a quelle dell’Under 19, ovviamente un po’ più semplificate, in maniera tale da favorire chi giocava e chi faceva il doppio campionato. Oltre a questo, abbiamo cercato di inserire delle situazioni per sviluppare quelli che ritenevamo fossero i nostri giocatori di punta e devo dire che tutti i ragazzi hanno risposto molto bene. Credo che, all’interno di un Settore Giovanile veramente di alto livello, la continuità tra il gruppo Under 17 e Under 19 sia fondamentale perché sono almeno, nel primo caso, le prime annate in cui si inizia ad inserire il pick&roll che poi diventa una delle caratteristiche fondamentali del gioco dell’Under 19 e del passaggio dall’Under 19 ai Senior”.