Una Germani da 100 punti conquista il derby con Cremona
VANOLI CREMONA 89
GERMANI BRESCIA 100
(21-25;20-29;26-31;22-15)
VANOLI CREMONA: Davis 17, Booth 8, Lacey 5, Eboua 11, Owens 6, Willis 24, Poser 7, Zampini 6, Nikolic 5, Conti, De Martin, Zanotto. Allenatore: Demis Cavina.
GERMANI BRESCIA: Ivanovic 17, Della Valle 15, Rivers 18, Ndour 10, Bilan 11, Burnell 17, Cournooh 8, Dowe 2, Mobio 2, Ferrero, Pollini, Tonelli. Allenatore: Giuseppe Poeta
ARBITRI: Quarta, Bettini, Capotorto
Nemmeno il tempo di accomodarsi in tribuna che Owens, abile ad eludere la marcatura del diretto concorrente, inaugura l’incontro con un appoggio sottomisura al tabellone. La Germani non ci sta e grazie ad un’eccellente e fluida circolazione di palla, con la coppia formata da Bilan e Della Valle, tiene la testa avanti. Tuttavia i padroni di casa, trascinati da Booth e Davis, impattano il risultato, facendosi anche trovare più reattivi e pronti nella lotta a rimbalzo. Coach Giuseppe Poeta getta nella mischia Burnell e Dowe, ricevendo risposte confortanti, con entrambi gli ex giocatori di Sassari, a portare in dote energia, dinamismo e pressione difensiva, con Brescia che tocca gli otto punti di vantaggio, obbligando coach Demis Cavina a sospendere il tempo, ma i biancoblu resistono e conducono alla prima sirena.
Il secondo quarto è aperto da due cesti di pregevole fattura da parte di Burnell, costante spina nel fianco della difesa cremonese. La Germani, però, alza anche i giri del volume difensivo, quando Bilan, Cournooh e Dowe sporcano le linee di passaggio avversarie, con il sodalizio casalingo invitato a costruirsi conclusioni scomode. Brescia continua a premere sopra il pedale dell’acceleratore, correndo rapidamente il campo e trafiggendo, per mano di Ivanovic e Cournooh, i rivali da oltre l’arco con coach Demis Cavina a richiedere un timeout. Al ritorno sul parquet la Vanoli prova a scuotersi mediante un gioco da tre punti di Willis, ma Rivers, al culmine di una splendida azione corale, infila una tripla dall’angolo. Booth e Davis tentano di dare una scossa all’ambiente, ma la Germani, con i suoi leader, va alla pausa lunga con un tesoretto di tredici lunghezze.
La terza frazione di gioco vede una Germani partire con le marce alte in entrambi i fronti del campo. Rivers ed Ivanovic proseguono a martellare il canestro avversario, facendosi trovare pronti in chiave offensiva e dando una valida alternativa realizzativa a capitan Della Valle. La Vanoli, però, come lecito attendersi, ha una reazione guidata dal binomio composto da Booth, preciso e puntuale al tiro, ed Owens, una molla sotto le plance. Ecco che nel momento di leggera difficoltà la Germani accetta la sfida e lotta con il coltello tra i denti. Burnell decide di salire in cattedra e si rende protagonista di un tempo stellare e, assieme al carisma di Ivanovic, la Germani tocca i diciotto punti di vantaggio. Un margine confortevole in vista del quarto finale.
Fin dagli albori dell’ultimo periodo, la Vanoli, mediante le iniziative di Willis e del redidivo Davis, tenta di risalire la china con coraggio e determinazione. Un generoso fallo antisportivo comminato a Bilan e una bomba di Davis, rimettono in careggiata i padroni di casa, in ritardo di undici punti. La Germani, però, ha ancora la forza e la maturità per tirare l’acqua al proprio mulino e, con carattere ed unità di intenti, espugnare Cremona.